Matteo Martini Architetto

Atelier di Architettura

Il blog nasce per condividere con voi consigli per rendere piacevole la vostra ristrutturazione e avere aggiornamenti del mondo dell’architettura e dell’interior design.

Little tip
Vi consiglio di mettere come sottofondo la playlist Jotain skeidaa kesäksi su Spotify, che mi aiuta a rilassarmi e a concetrarmi sulle mie task giornaliere.

L’ho scoperta insieme a mia moglie durante una cena romantica al ristorante dell’hotel Nova Skyland di Rovaniemi, durante la nostra vacanza al Villaggio di Babbo Natale.

ARTICOLO #2 | Ristrutturazione: 10 step da seguire

Cosa significa ristrutturare?

Instagram ci ha abituato alla battaglia costante tra realtà e aspettative: bisogna tenere presente che il risultato finale visibile su copertina o Pinterest, non corrisponde alla facilità di realizzazione dello stesso! Spesso ci si basa su suggestioni viste online che è giusto utilizzare come spunto, ma l’obiettivo è concentrarsi sulla realtà ed essere concreti. Quindi? Come ristrutturare una casa? Ecco i 10 step fondamentali.

1. Rilievo

Il primo passo indispensabile per progettare un qualsiasi intervento architettonico, è il rilievo, ossia la riproduzione su carta e successivamente su supporto digitale delle misure planimetriche e altimetriche dell’esistente. In altre parole, si realizza un’istantanea dello stato di fatto dell’immobile, il punto di partenza indispensabile per capire cosa si vuole ristrutturare.

2. Incontro con il committente

Incontro con il committente: L’incontro con il committente è decisivo per capire che carattere avrà l’appartamento, per conoscere bisogni e necessità. In questa fase l’architetto indaga le abitudini del cliente per realizzare un progetto che lo rispecchi.
Chi vivrà l’appartamento?
Una coppia, una famiglia con bambini, una persona sola?
Quanto tempo si trascorre in casa?
E in che parte della giornata (mattina, pomeriggio, sera)?
Colori preferiti? Freddi o caldi?
Meglio privilegiare l’estetica o la funzionalità?
Parquet, resina o piastrelle?
Ecco, alcune domande su cui riflettere.
Questa è la fase in cui si definisce il budget di spesa, un altro passaggio preliminare importante: le proposte progettuali terranno in considerazione questo aspetto, contemplando all’interno del compenso tutti i tecnici necessari al progetto specifico.

3. Progetto architettonico preliminare

Si entra nel vivo della ristrutturazione: la fase di progettazione! In questo momento vengono elaborate alcune proposte planimetriche per definire il layout funzionale dell’appartamento. Vengono stabiliti gli spazi, si individuano i muri da abbattere, le stanze da creare. Si specificano, a grandi linee, le preferenze estetiche su materiali, colori, idee. È utile creare una bacheca condivisa su Pinterest o Instagram per salvare le immagini che piacciono di più al committente. Si stila un computo metrico estimativo preliminare: consiste in un elenco dettagliato delle lavorazioni, che dovrà svolgere l’impresa, e delle forniture, per poter ottenere preventivi dettagliati da parte delle imprese esecutrici.

4. Progetto architettonico definitivo

E’ l’ora di prendere decisioni! Una volta definito l’impianto planimetrico preferito, si stabiliscono i materiali. È possibile realizzare delle modellazioni tridimensionali per una maggiore comprensione del progetto: in questa maniera si visualizzano i dettagli dell’immobile (porte rasomuro, controsoffitti, eventuali mobili su misura). La scelta delle forniture potrà avvenire in due modi: visitando i vari showroom multimarca (utile per farsi un’idea dei prodotti) o esplorando i siti online, al fine di abbattere i costi. Ovviamente queste due strade possono essere complementari! Il computo metrico estimativo viene aggiornato sulla base delle scelte prese e trasformato in definitivo.

5. Progetto architettonico esecutivo

Questa fase progettuale corrisponde alla traduzione in elaborati di quanto si è finora definito; queste tavole vengono trasmesse all’impresa esecutrice per evitare errori, rallentamenti e sfalsamenti tra progetto ed esecuzione.

6. Interior design

E’ una parte spesso sottovalutata perché non ritenuta essenziale rispetto alle parti di progettazione vere e proprie. Per capirne l’importanza bisogna porsi la domanda: cosa si nota in una casa non appena si varca la soglia? Una rasatura fatta a regola d’arte o la posizione e il modello del divano? Si dice che la prima impressione sia quella che conta, e sarebbe un vero peccato non soffermarsi con attenzione su come si relazionino tra loro i mobili, o non valorizzare la componente materica, lo stile e la cromia della casa, creando un continuum stilistico che rispecchi chi la abita.

7. Pratiche edilizie

Pratiche amministrative: non esiste margine di dubbio: ogni modifica che implichi abbattimento di tramezzi, spostamento di una porta, creazione di nuovi spazi interni, comporta la comunicazione al Comune e all’Agenzia delle Entrate (Ufficio Catasto).

8. Scelta dell’impresa

È obbligo del Committente, secondo la normativa vigente per la sicurezza dei cantieri, designare l’impresa esecutrice dei lavori, solo dopo aver valutato l’idoneità tecnico-professionale e l’aspetto economico. Infatti, l’impresa dovrà esibire al Committente:

– la propria visura camerale,

– il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) in corso di validità.

Dopo una verifica formale, è importante sottoscrivere con l’impresa un contratto d’appalto, al quale allegare l’offerta-preventivo.

9. Il cantiere

Ci siamo: possono iniziare i lavori! In cosa consiste la direzione lavori? Durante questa fase l’architetto supervisionerà l’operato dell’impresa, seguirà l’andamento della realizzazione delle opere e controllerà che il tutto venga eseguito a regola d’arte e come dettagliato nel progetto. Ma sfatiamo qualche falso mito: un architetto non passerà tutti i giorni dal cantiere! Durante i sopralluoghi verranno scattate fotografie e verrà redatto il verbale di cantiere, da inviare per conoscenza a committente e capo-cantiere per essere allineati su tutti gli aspetti. E qualora fossero necessarie delle modifiche in corso d’opera? Qualora per la natura dell’immobile o per esigenze progettuali si debbano fare delle modifiche, queste verranno comunicate al Committente per essere accettate.

Nel caso in cui alla realizzazione dell’opera concorra più di un’impresa, presente anche non contemporaneamente in cantiere, dovrà essere nominato un Coordinatore alla sicurezza.

Il compito del Coordinatore alla sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione è quello di verificare che in cantiere siano mantenute le generali condizioni di sicurezza. Il Coordinatore deve comunicare la presenza di più imprese in cantiere all’ATS e deve redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento.